La Vie en Roses, Rose Tè – Patrimonio di Domani

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La vie en roses riprende il suo viaggio e Nicoletta Campanella ci guida alla scoperta della storia, del costume e dei personaggi che hanno fatto da scenario alle vicende delle protagoniste di questa narrazione.

Sku: 978-8894587814 Category: Nicla Edizioni

Descrizione

La vie en roses riprende il suo viaggio e Nicoletta Campanella ci guida alla scoperta della storia, del costume e dei personaggi che hanno fatto da scenario alle vicende delle protagoniste di questa narrazione.

Anche loro, come le Chinensis, hanno antenate che approdarono in Europa dalla Cina nei primi due decenni dell’Ottocento a bordo delle navi della Compagnia delle Indie Orientali. Quelle navi che portavano il tè in Europa provocando l’ipotesi di un’assimilazione tra il profumo della bevanda e quello delle sue compagne di viaggio. Viaggiatrici che presero presto la via del sud della Francia dove i gentlemen e le ladies d’Inghilterra avevano iniziato ad andare a svernare e dove, sullo sfondo del più azzurro dei mari, si stava aprendo un anfiteatro magico in cui l’ibridazione d’autore avrebbe dato il suo spettacolo migliore.

Ma non sono solo le nostre rose a viaggiare. La vie en roses racconta infatti come dall’epoca del Grand Tour all’età dell’oro dei trasporti su strada il gusto del viaggio di piacere e della villeggiatura aveva contraddistinto il costume britannico, e il più soleggiato angolo d’Europa ci mise poco a diventare meta privilegiata della pratica della vacanza sul Mediterraneo. Nacquero case vacanze e vennero realizzati progetti originali di ville, giardini e punti di ritrovo sul mare. Nasceva l’industria alberghiera e quella balneare.

Anche le nostre protagoniste, che hanno sempre amato il caldo, misero qui salde radici e diventarono le rose da giardino per eccellenza grazie anche a uno degli ibridatori più appassionati del tempo che incontriamo in queste pagine, Gilbert Nabonnand. È stato il più prolifico creatore di rose arrivando ad ottenerne nel suo vivaio di Golfe-Juan oltre 1.500 varietà tra le quali circa 500 erano Tè. Varietà irresistibili sia per il loro ricco aspetto decorativo sia per la ricercatezza delle fioriture anche invernali.

Questa combinazione rappresenta il valore più rivoluzionario delle Tè: l’essere rose da giardino che avevano già intrinseca tutta la potenzialità del futuro della rosa in Occidente dove, attualmente, con le stagioni sempre più calde sono gradite quelle rose che crescono nel clima degli aranci.

Lione è un’altra tappa del nostro viaggio. Città della seta, ma anche di ibridatori che diedero vita a fiori che facevano dell’opulenza la loro massima caratteristica come lo erano i dettami della moda del tempo. Moda e costume sono uno dei fil rouge che compongono la narrazione di questa storia perché anche le rose hanno sempre avuto la loro moda.

Per scoprire forme, colori, fragranze delle grande famiglia delle Tè c’è l’ampia e dettagliata sezione curata da Rita Oliva che ci porta dalle origini agli inizi del Novecento, guidandoci sin oltre il territorio francese. Più di cento le schede con foto che si susseguono con le descrizioni di altrettante rose e i suggerimenti per il loro utilizzo.

Charles Quest-Ritson, scrittore e storico delle rose, autore della Grande enciclopedia illustrata della rosa per la Royal Horticultural Society firma il capitolo di quello che lui chiama “il paradossale destino di due rose”. E Walter Branchi, musicista e rodologo, quello dove vengono forniti tutti gli elementi essenziali per poter riconoscere una rosa. Al vivaista Maurizio Feletig è affidato il racconto dell’antica storia degli innesti e alcuni pratici suggerimenti su come realizzarli.

La narrazione della storia delle nostre rose incontra anche tanti personaggi. Da Ellen Willmott, che ai giardini e alle rose dedicò tutta la vita in tempi in cui il mondo dei giardini era completamente in mani maschili, ad Alberico Persico e il suo roseto sperimentale di Sanremo. E poi ancora il re dello stile Cecil Beaton con il suo magnifico giardino che circondava la tanto amata Reddish House e Vittoria, regina entusiasta capace di dare il suo nome a un’epoca.

La vie en rose si sposta poi fino al subcontinente indiano alla scoperta delle antiche rose che qui arrivarono nel corso dei secoli per terra e per mare attraverso la Via della Seta ed incontra un grande ibridatore dei nostri tempi, Viru Viraraghavan che insieme a sua moglie Girija sta lavorando e sperimentando per creare su specie da loro stessi ritrovate nuove piante adattabili ai climi sempre più caldi del mondo che potranno essere tra le rose del patrimonio di domani.

Un imponente apparato iconografico propone oltre 50 riproduzioni di opere d’arte che spaziano dai realistici ritratti di Vittorio Matteo Corcos alle impressioni su tela di Claude Monet, pittore-giardiniere padre dell’Impressionismo. Ci sono i dipinti del francese Henry Fantin Latour e quelle del tedesco Franz Xaver Winterhalter noto soprattutto per i suoi ritratti di regalità nella metà del XIX secolo. Le tele ricche di dettagli del belga David De Noter e quelle di giardini in fiore della scozzese Ethel Walket. E ancora le deliziose venditrici di fiori di Louis Marie de Schryve e gli opulenti vasi ricolmi di rose di Ferdinand Georg Waldmuller.

All’arte si affiancano numerose foto d’epoca e documenti, vignette, litografie, bozzetti e gli splendidi acquerelli realizzati per La vie en roses di Silvana Rava oltre alle più di cento foto che raffigurano altrettante Rose Tè.

DETTAGLI

372 Pagine
Dimensione volume 20×20 cm
ISBN 978-8894587814